Ho studiato a fondo, attraverso migliaia di prove, le possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale in ambito creativo per poterla affiancarlo al mio processo produttivo di illustratore, comprendendone fin da subito le potenzialità che avrebbero rivoluzionato il mondo dell’immagine e della comunicazione.

Inizialmente ho orientato le mie ricerche alla realizzazione di ritratti “di fantasia”, pittorici prima e fotografici poi, generati a partire da una mia precisa richiesta scritta (es: sesso, razza, colore dei capelli, etc).

Raggiunta, dopo molti tentativi una qualità “dignitosa” ho sentito l’esigenza di avere un tema che potesse mettere alla prova l’AI.
La mia passione peri testi di Fabrizio De André mi ha fatto ricordare l’Antologia di Spoon River di Egdard Lee Master: 244 personaggi di cui avevo immaginato, leggendo gli epitaffi, il viso, gli occhi e le espressioni.

Da questa idea è nata la prima pubblicazione, ho scelto venti “attori” tra i tanti narrati e ho immaginato il periodo storico: fine 800/primi del 900.

Alcuni dei personaggi erano molto poveri, altri di livello sociale superiore, alcuni nella foto sono ancora giovani, altri di età avanzata ma ognuno di loro si è seduto volentieri davanti al mio obiettivo virtuale.

Ho fatto circolare il piccolo volume tra amici e conoscenti e l’ho condiviso sui social ottenendo feedback positivi.

Nel frattempo la tecnologia AI e le mie capacità sono cresciute notevolmente e ho, per questo, deciso di dare un volto a tutti i personaggi di Spoon River, un progetto ambizioso che ha richiesto davvero parec- chio tempo, ma il risultato mi ha stupito.

Spero che questa mia ricerca sia di spunto a quegli artisti che, anziché essere spaventati da questa nuova tecnologia, potranno trovarvi ispirazione e creatività.